La RAL esposta favorisce anche i recruiter!

Una legge Europea del 2023 rende obbligatorio esporre la RAL. Un grande passo per chi si candida,

ma anche, scopriremo, per chi si occupa di selezionare candidati.

firma di un contratto

Nei colloqui di lavoro, i recruiter devono navigare tra domande lecite e vietate, evitando temi sensibili come credo religioso, orientamento politico o sessuale, e progetti di famiglia. 

Da marzo 2023, chiedere la Retribuzione Annuale Lorda (RAL) entra a far parte di quelle domande che un recruiter non può più fare. Ma c’è di più. 👇

Novità sulla RAL: Cosa Cambia per i Recruiter?

La direttiva europea introduce una svolta: è vietato chiedere ai candidati la loro RAL precedente, eliminando così di netto la pratica di usarla come riferimento nelle negoziazioni salariali.

Questo cambiamento punta a un processo di selezione più equo, basato sulle competenze attuali e il ruolo proposto e non sulla retribuzione precedente del candidato. Non solo…

L’Obbligo di Indicare la RAL negli Annunci di Lavoro

Le aziende ora devono anche indicare chiaramente la RAL nei loro annunci di lavoro.
Questa misura, accolta positivamente, richiede una formalizzazione e integrazione nei sistemi nazionali entro tre anni.

Prima dell’introduzione della direttiva, solo il 4% degli annunci in Italia e Spagna indicava la RAL, con la Francia leggermente più alta al 6%, dice il Corriere della Sera.

Le aziende sono chiamate a esplicitare la retribuzione offerta per ogni posizione, inclusi bonus e benefici, assicurando un trattamento equo indipendentemente dal genere. I vantaggi per chi si candida sono quindi evidenti, ma qui vogliamo parlare anche dei vantaggi che questa riforma offre, anche ai recruiter.

Ne abbiamo selezionati 3.

RAL esposta = Gender Gap ridotto

donna contro il sessismo

La trasparenza sulla RAL è un passo importante verso l’eliminazione delle disparità salariali di genere, con le donne che, secondo i dati della Commissione Europea, in Europa guadagnano ancora il 13% in meno degli uomin​i. La direttiva europea mira a contrastare questo divario, assicurando proposte contrattuali eque per tutti i candidati.

Spesso infatti la RAL veniva nascosta per permettere al recruiter di “personalizzare” la proposta di retribuzione in base anche a genere, età e nazionalità.

RAL esposta = Fiducia

La trasparenza salariale, con la divulgazione della RAL (Retribuzione Annuale Lorda) negli annunci di lavoro, è un fattore chiave nel rafforzare la fiducia tra i potenziali candidati e le aziende. Uno studio condotto da LinkedIn nel 2020 ha evidenziato che il 77% dei professionisti ritiene importante conoscere la fascia salariale prima di applicare per una posizione. Questo dato suggerisce che la trasparenza salariale può aumentare significativamente l’attrattività di un’offerta di lavoro.

La pubblicazione della RAL negli annunci di lavoro non solo migliora la fiducia ma contribuisce anche a migliorare la percezione dell’equità e dell’integrità aziendale.

 Le organizzazioni che adottano politiche di trasparenza salariale sono viste come più eque e giuste. Questo perché i candidati percepiscono che le decisioni salariali si basano su criteri obiettivi e meritocratici, riducendo il rischio di discriminazioni.

Questo è ancora più importante per candidati che fanno parte di Millennials e Gen Z. 

RAL esposta = Tempo guadagnato

orologio

L’indicazione della RAL negli annunci di lavoro ottimizza il processo di reclutamento, risparmiando tempo sia ai recruiter che ai candidati. Questo approccio previene inefficienze e garantisce un processo di assunzione più diretto ed efficiente, evitando colloqui prolungati basati su aspettative salariali non allineate.

Inoltre permette ai candidati di valutare immediatamente se l’offerta rientra nel loro range salariale desiderato, riducendo significativamente il numero di candidature non allineate con le aspettative salariali dell’azienda. Secondo una ricerca di Indeed del 2018, includere la fascia salariale negli annunci può aumentare del 30% la probabilità che un candidato faccia domanda, poiché filtra fin da subito le offerte non pertinenti.

Il ciclo medio di assunzione è di 36 giorni, ma la chiarezza sulla retribuzione può ridurre questo intervallo permettendo ai recruiter di concentrarsi sui candidati realmente interessati e allineati con l’offerta. Questo elimina fasi di negoziazione prolungate e spesso infruttuose, accelerando il tempo di assunzione.

Immaginate: 36 giorni di attesa e aspettative risparmiati a entrambe le parti!

In conclusione, l’obbligo di indicare la RAL negli annunci di lavoro segna un cambiamento significativo nel panorama del reclutamento, portando benefici di equità retributiva, fiducia reciproca e efficienza del processo di selezione. Questa normativa non solo affronta il gender gap salariale ma promuove anche un ambiente di lavoro basato su merito e parità di trattamento, fondamentali per un mercato del lavoro equo e inclusivo.

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